Lo Stomachion


 

Il manoscritto di Costantinopoli, è un palinsesto contenente le opere di Archimede, noto come il Codice C, scoperto nel 1906 a Costantinopoli da Ludwig Heiberg. Una scoperta sensazionale che finì sulla prima pagina del New York Times. Sembra che sia stato realizzato a Gerusalemme nel 1229, dopo alcuni secoli scomparve e riapparve soltanto nel 1998 a un'asta della Casa Christie's di New York dove fu aggiudicato per 2 milioni di dollari. Questo preziosissimo manoscritto ha riportato l’attenzione su un antico gioco greco dal nome curioso: Stomachion.

Nel manoscritto il grande scienziato siracusano dedica infatti alcune pagine alla presentazione del gioco, simile al più celebre Tangram, il “quadrato delle sette astuzie”. Non sappiamo se sia stato lo stesso Archimede a inventare questo puzzle oppure, com’è più probabile, se ne abbia soltanto studiato le proprietà geometriche.

Stomachion, è un termine che deriva dal greco stomachos (irritazione) e dal latino stomachari (irritarsi), che qualcuno traduce letteralmente il "Mal di Stomaco" e altri più liberamente"Il gioco che fa impazzire".

Di questo gioco parlano diversi autori latini che lo ribattezzarono la “Scatola di Archimede”: Con questi 14 pezzi, realizzati un tempo in avorio o altri materiali pregiati,  si possono comporre centinaia di oggetti, animali (il più noto è l'elefante) e figure, simili a quelli ottenuti con i 7 pezzi del Tangram.

Il Tangram

L’infinito, per i saggi dell’Antica Cina, era un quadrato senza lati. E dal quadrato nasce, proprio nell’Antica Cina, il più celebre puzzle della storia: il Tangram, noto come il “Quadrato delle sette astuzie” ovvero “Il quadrato della saggezza”.
E’ molto semplice da costruire: è sufficiente dividere un quadrato in sette parti, come indicato in figura, 2 triangoli piccoli, 1 medio, 2 grandi, 1 parallelogramma e un quadrato. Con i sette pezzi così ottenuti, chiamati tan si possono costruire migliaia di figure diverse.

Il Tangram ebbe un grande successo all’inizio dell’Ottocento e vennero pubblicati molti libri sul gioco. Uno dei primi libri pubblicati in Italia è del 1818: Il gioco cinese chiamato il rompicapo, edito da Vallardi.

 Anche il grande esperto in giochi Sam Loyd si occupò del Tangram al quale dedicò anche un libro, nel 1903, L’ottavo libro del Tan, nel quale sosteneva che il gioco era stato inventato quattromila anni prima dal dio Tan e che i primi Sette libri del Tan contenevano ognuno mille figure del Tangram. Il suo libro, che conteneva più di 600 nuove figure, contribuì sicuramente al successo del Tangram.