La Ricerca Operativa

La Ricerca Operativa (nota anche come teoria delle decisioni, scienza della gestione o, in inglese, Operational Research) ha come oggetto lo studio e la messa a punto di metodologie per la soluzione di problemi decisionali in cui occorre gestire e coordinare attività e risorse limitate in modo da rispettare un insieme assegnato di vincoli al fine di massimizzare o minimizzare  una funzione obiettivo.

La ricerca operativa si occupa di formalizzare un problema in un modello matematico e calcolare una soluzione ottima, quando possibile, o approssimata detta anche subottima.

 Essa costituisce un approccio scientifico (con caratteristiche interdisciplinari relative in prevalenza a Matematica, Informatica, Economia e finanza, Ingegneria) alla risoluzione di problemi complessi. Nel caso particolare di problemi di carattere economico, la funzione da ottimizzare può coincidere con il massimo profitto ottenibile o con il minor costo da sostenere.

La ricerca operativa riveste un ruolo importante nelle attività decisionali perché permette di operare le scelte migliori per raggiungere un determinato obiettivo rispettando vincoli che sono imposti dall'esterno e non sono sotto il controllo di chi deve compiere le decisioni.

Storia

La nascita della Ricerca Operativa è dovuta ad esigenze di tipo militare, infatti nel 1940, Adolf Hitler, impossessatosi della Francia dispose le sue forze lungo il canale della Manica nell’intento di invadere la Gran Bretagna e di risolvere rapidamente a suo favore il conflitto. L’operazione denominata “Leone Marino ” fu fatta precedere da massicci bombardamenti. Lo spiegamento di forze della Germania fu imponente, ma i caccia britannici sfruttarono abilmente la vicinanza delle basi, mentre i tedeschi erano costretti ad un continuo viavai con le loro basi francesi e belghe per rifornirsi di carburante e munizioni. Inoltre, la catena di postazioni radar permise agli inglesi di conoscere in anticipo la consistenza e la rotta delle formazioni attaccanti.

Queste postazioni radar furono costruite dal regno unito tra il 1935 e il 1937 come difesa antiaerea , ma era tuttavia importante che fosse efficiente la localizzazione e la successiva intercettazione e rientro a terra dei velivoli. Diventò quindi indispensabile l’ottimizzazione della distribuzione delle apparecchiature radar sul territorio.

Immediatamente prima e durante la guerra erano sorti gruppi di ricerca orientati alla soluzione di importanti problemi di ordine strategico e tattico collegati alla difesa nazionale.

Nel 1939 fu costituito un gruppo di ricerca, composto da scienziati e militari, impegnato nella lotta contro i sommergibili tedeschi.

Questo gruppo ottenne un enorme successo e produsse come risultato la creazione di altri gruppi di caratteristiche simili nel Regno Unito e negli altri paesi alleati.

La fine del conflitto determinò una "riconversione" dell'approccio, fino ad allora usato per soli fini bellici, orientandolo verso problematiche di tipo civile .

Nei settori più propriamente civili, la Ricerca Operativa riprese tecniche note nel settore industriale, migliorandole ed arricchendole con l'uso di strumenti matematici e di conoscenze organizzative: si occupò della standardizzazione della produzione, di problemi connessi alla pianificazione e programmazione industriale. Nel Regno Unito la riconversione avvenne prevalentemente nel settore pubblico, con studi relativi ai trasporti ferroviari, stradali ed urbani.

In Italia tali tecniche giunsero con una decina di anni di ritardo. Nel 1961, un gruppo di ricercatori, tecnici e dirigenti d'azienda fondò l'AIRO (Associazione Italiana di Ricerca Operativa) avente lo scopo di promuovere studi teorici ed applicazioni pratiche della disciplina.