1)
Formulazione del problema
Contrariamente
agli esempi didattici, i problemi pratici sono comunicati ad un gruppo di RO in
modo vago ed impreciso.
E’ quindi necessario
ben determinare gli obbiettivi appropriati, i vincoli da porre, le
intercorrelazioni tra il settore da studiare e gli altri settori
dell’organizzazione ecc…
Questa fase è
fondamentale, perché influenza molto le conclusioni dello studio e sfocia nella
seconda fase dello studio cioè : 2)la
raccolta dei dati.
3)
Costruzione del modello matematico
I modelli matematici
sono rappresentazioni astratte di situazioni reali espresse in termini di
simboli ed espressioni matematiche.
Ci sarà sempre una funzione
obiettivo (o funzione di utilità, o funzione economica) da massimizzare
(ricavi, profitti, vendite) o minimizzare (costi, perdite, macchinari,infrastrutture); tale
funzione dipenderà da una o più variabili d’azione (o variabili di
decisione) di cui si dovranno determinare i rispettivi valori.
Le variabili spesso
sono legate tra di loro, e devono sottostare a determinate limitazioni.Tutto
questo sarà rappresentato nel modello da equazioni e da disequazioni.
4)
Ricerca di una soluzione
Creato
il modello matematico, si cerca, se esiste, la soluzione ottimale, o con i
metodi della matematica classica, o con metodi di
analisi numerica, oppure con tecniche di iterazione partendo da una
soluzione e cercando di migliorarla.
Una soluzione ottimale
è quella che massimizza o minimizza (a seconda dei casi) la funzione obiettivo
Poiché un modello non
è mai una rappresentazione perfetta del problema reale, la soluzione non è mai
la migliore soluzione del problema, ma tanto più si avvicinerà alla migliore
soluzione quanto più il modello sarà ben costruito.
5)
Controllo del modello e della soluzione
Trovata la soluzione
ottimale nel modello, bisogna verificare la corrispondenza tra il modello e la
realtà e la soluzione deve essere valutata.In pratica il
funzionamento del modello deve essere confrontato con la politica o la procedura
che deve sostituire.
Alcuni controlli utili
per il modello sono questi :
• Controllare se
esistono errori banali ( di trascrizione, di calcolo, …), se si sono
dimenticati fattori o relazioni importanti.
• Controllare che
tutte le espressioni matematiche siano dimensionalmente coerenti con le unità
di misura usate.
• Variare i parametri
di input, le variabili di decisione e controllare se i risultati sono
attendibili.
6)Attuazione
e aggiornamento della soluzione
Dato che l’obbiettivo
della RO non è solo quello di produrre rapporti ma, soprattutto, di migliorare
il comportamento di sistemi, i risultati devono essere praticamente attuati,
dopo essere stati accettati da coloro che devono prendere delle decisioni.
A questo punto si fa
l’ ultima prova e valutazione della ricerca.
Infine, se la decisione
oggetto dello studio dovrà essere presa più volte, bisognerà controllare il
modello in modo che si adegui sempre più alla realtà
e, se occorre, aggiornarlo.
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